Nasty Kixx Official Website
Nasty Kixx Hometown Blues Review Cover
Artist: Nasty Kixx
Location: Sweden
Line-up:

Trash Can Dan (guitar, vocals), Dr. Denial (bass, backing vocals), Fabio Esteban (guitar, backing vocals), Burt Backfire (keys, backing vocals), Bastard (drums)

Album: Hometown Blues
Label & Pubblication Year: Self-produced
Tracklist: Junkyard Scene / Next Girl In Line / Ain´t It A Shame / The Clown / The Story Continues / Bastard Song / Gotta Get Out / You Were Right / It´s Alright / Tradegy
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Nel music biz esistono dei veri e propri segreti! Uno di questi si riferisce al fatto che nessuna etichetta discografica abbia ancora inserito nel proprio roster i Nasty Kixx! Questi ragazzi svedesi sono in giro dal '98 ed hanno alle spalle un'incredibile serie di releases autoprodotte: “Greatest Hits & The Nastiest Kixx” (3 songs - '00), “Still Kickin" (4 songs - '01) e “The Pirates Of Rock’n’roll” (5 songs-'01), "Just Another Day" (3 songs - '02 - recensito su The Rock Explosion) e "S-t" (6 songs + "Bastard Song" video track - '03 - recensito su The Rock Explosion). In poche parole credo che i Nasty Kixx abbiano carne al fuoco sufficiente per stampare 2 full-lenght di alto livello! Quest'ultimo "Hometown Blues" sembra infatti essere una sorta di avvertimento per tutti gli addetti ai lavori, in quanto potrebbe essere considerato un vero e proprio album, dato l'elevato numero di brani contenuti! Ora la band ha inserito come elemento fisso il tastierista Burt Backfire, il quale aveva comunque prestato servizio sul precedente lavoro. Con "Hometown Blues" ci troviamo di fronte a dieci songs delle quali quattro precedentemente incise sul lavoro omonimo ("Ain´t It A Shame", "The Clown", "Gotta Get Out", "It´s Alright"), una rivisitazione di "Bastard Song" la cui versione originale compare su "Just Another Day" e quattro songs nuove di zecca, tra le quali è stata inserita la cover di "Tragedy" degli Hanoi Rocks. La mia attenzione non si soffermerà su quanto già ascoltato, per questo vi rimando alla lettura delle recensioni precedenti tramite i links posti accanto alla voce "Related Articles". Le nuove composizioni sembrano continuare il discorso intrapreso con la produzione omonima dell'anno scorso. Il sound è robusto e le melodie vocali sono sempre ben presenti ed incisive, inoltre l'utilizzo sapiente delle tastiere viene a fornire un valore aggiunto a tutto l'insieme. Chiaro esempio di questa tendenza è l'opener "Junkyard Scene", la quale potrebbe essere vista come un incrocio fra le sonorità di The Hellacopters e New York Dolls, riviste ovviamente tramite l'ottica dei Nasty Kixx. Tra l'altro non mi sento nemmeno di accusare il gruppo di scarsa personalità, perchè pur rientrando a pieno titolo nella scena scan-rock, i Nasty Kixx mantengono alcune linee distintive, capaci di evidenziare il loro marchio di fabbrica, in mezzo all'iper inflazionato mercato odierno. In "Next Girl In Line" le tastiere e le chitarre creano un tappeto armonico di sicuro impatto ma è con "The Story Continues" che i Nasty Kixx raggiungono una delle vette massime delle loro ultime 3 produzioni. Una song di classe, carica di energia e di feeling, infarcita di pregevoli divagazioni soliste delle chitarre e da conturbanti chorus che fanno sognare ad occhi aperti. "You Were Right" è un brano nervoso nell'alternarsi delle onnipresenti aperture melodiche e di adrenalinici breaks, nei quali la batteria di Bastard e le tastiere di Burt Backfire salgono in cattedra. Un'altra composizione che dimostra come questi ragazzi siano cresciuti sia a livello tecnico che di songwriting! La rivisitazione di "Bastard Song" riletta in chiave leggermente più dinamica e potente ed una grezza, ma comunque fedele, versione di "Tragedy" completano il lavoro. Il full-lenght di debutto dei Nasty Kixx è pronto, ora manca solo un'etichetta che ne stampi un discreto numero di copie e lo distribuisca in giro per il mondo! Sono sicuro che alcuni boss, fra non molto tempo, si mangeranno le mani e malediranno il giorno in cui hanno deciso di non dare una chance a questi 5 rockers svedesi!

Recensione realizzata da Bruno Rossi

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